mercoledì 2 aprile 2008

Il Bro della Barriera

Dagli studi del Professor Cikko:

La fauna torinese, fauna eterogenea e numerosa, è composta da numerose specie di Bro. Le varie specie si differenziano unicamente per caratteri somatici differenti e per alcuni comportamenti relazionali discordanti. Il Bro di cui abbiamo parlato nel compendio precedente è caratteristico dell'isola Santa Rita, un luogo dell'arcipelago Torinese affollato da numerose specie differenti di predatori, le quali sono per lo più in competizione con l'unico esemplare di Bro per ora scoperto e studiato in quella regione inospitale. Il pelo rossiccio compensa la mancanza della coda o ruota, comune, come detto in precedenza, ai cugini Pavoni. I ricci, folti e crespi, sono utili per catturare piccoli insetti carnivori e per riporre, in caso di necessità, oggetti di piccole dimensioni e grandi dimensioni (penne, sigarette, matite, libri, dizionari, cellulari, chiavi, frigoriferi, pianoforti a coda e a muro e foglie).
Il Bro che andiamo ad osservare in questa puntata è completamente agli antipodi rispetto al suo parente di Santa Rita. Questo eccezionale esemplare è di tipo migratorio. Gli studiosi sono riusciti soltanto negli ultimi anni a identificare il suo attuale habitat (numerevoli avvistamenti attribuivano l'habitat di questo Bro nella zona di palazzo nuovo, luogo che comunque è rimasto tappa fondamentale delle migrazioni di questa specie).
L'habitat di questo Bro, quello al momento occupato da lui e dalla sua famiglia, è a ridosso di una delle più grandi barriere coralline dell'arcipelago Torinese: la Barriera Milano (ultima foto disponibile degli sporadici avvistamenti del Bro della Barriera) .
Questo Bro è solito utilizzare per spostarsi i mezzi più disparati: mezzi pubblici, mezzi che non gli appartengono (in prevalenza usa quelli della compagna), mezzi inusuali (motorini dalla stabilità incerta, appartenuti comunque ad altre persone, e biciclette dalla dubbia provenienza).
La principale caratteristica di questo esemplare risiede nella carriera universitaria, carriera che scatena spesso e volentieri sentimenti di collera e invidia negli altri Bro. La carriera universitaria del Bro è caratterizzata da due momenti distinti: il primo momento, definito dagli studiosi di fancazzologia applicata "Momentononfacciouncazzomaprendocomunquetrenta", si contraddistingue dal secondo in funzione del modo in cui il Bro in questione occupa il tempo che dovrebbe essere dedicato invece all'attività intellettuale. In questa prima fase il Bro frequenta con maggiore assiduità il branco, applicandosi, con risultati scadenti, al Pes. Il Pes è un'attività tipica di questa specie e gli studiosi di videoludologia applicata all'antropologia ne hanno identificato la principale causa del particolare sviluppo muscolare del pollice, dell'indice e del medio di entrambe le zampe anteriori dei Bro.
Come detto in precedenza l'attività intellettuale è completamente assente in questa fase, ma nonostante tutto il Bro della Barriera riesce ad ottenere sorprendenti risultati accademici, cosa che invece non accade nelle altre specie e che per questo è fonte di contrasti interni al branco. La seconda fase della carriera universitaria è definita da quello che possiamo definire un vero è proprio "senso di colpa" per il tempo sprecato nel Pes. Il Bro della Barriera è afflitto da una ingiustificabile, visti gli ottimi risultati conseguiti, forma di depressione e si allontana dal branco cercando di recuperare il tempo perso, conseguendo al contrario risultati al di sotto delle proprie performance.
Nonostante lo spirito migratorio il Bro della Barriera è solito frequentare un'unica compagna per un lungo periodo di tempo (solitamente quattro anni) e per questo motivo è difficile identificare e osservare le pratiche seduttive che lo caratterizzano.

CONTINUA...

(Si ringrazia l'animanologo Cikko per la consulenza sull'esemplare.)