giovedì 6 marzo 2008

La vera storia - l'inizio

ebbene...abbiamo trovato qualcosa di cui parlare; sarà divertente "raccontarci", anche perchè abbiamo (non volutamente) trovato un buon inizio: partiamo infatti dall'ultima cosa che abbiamo fatto...ma badate..non fidatevi di quell'altro..non dice mai tutta la verità


Racconto per bene tutta la storia, cominciando dal primo pomeriggio..quando lui è arrivato mi trovavo alle prese con un'importante missione: dovevo incontrarmi con un mio un superiore (non ho capito chi fosse) della confraternita oscura. All'inizio tutto bene, eravamo assieme, lui mi parlava, ma non immaginavo di certo che era solo per distrarmi; ma era evidente che si poteva leggere nei suoi occhi che aveva fretta e che non era disposto ad aspettarmi...ad ogni costo!
Quindi, per non farlo aspettare ancora, ho preso l'iniziativa e siamo andati ad aggiustare il Beta, la sua moto. Tuttavia, anche se ero stato chiaro si dall'inizio che doveva farlo lui e nel frattempo io avrei aggiustato la mia Vespa, mi son trovato col terminare il mio lavoro e ad iniziare il suo, dove non aveva praticamente fatto nulla. Ma tutto ciò non è importante, alla fine non è stato difficile cambiare la ruota. Fatto ciò ha provato a farla partire e ci è riuscito..povera moto!! Dovevate vedere come la torturava, cambiando le marce senza la frizione - non se ne accorto - e facendola partire ancora fredda!! Constato il problema con la frizione che non permetteva alla moto di partire normalmente, bensì a spinta, siamo tornati a casa mia.
Lì iniziò tutto: non so cosa gli sia successo, sembrava impazzito!! A tutti i costi doveva tornare a casa sua con il Beta, nonostante fosse pericoloso e imprudente, cosa che gli ho ripetuto più volte, invano. Dopo un'accesa discussione, abbiamo capito che l'unica soluzione era giocarcela civilmente con una partita di calcio: lui avrebbe capitanato il Manchester mentre io l'umile e scarso Barcellona. Il tutto preceduto da una serie di condizioni da entrambe le parti. Dopo una serie di partite vinte, anzi, stravinte dal sottoscritto, lui ha imposto di cambiare le condizioni, in modo da trovare un compromesso. Io, ingenuo, accettai. Vinse lui, ingiustamente, la partita decisiva. La condizione venne rispettata pienamente da parte mia: lo accompagnai a casa e fu così che ci trovammo di fronte a quel distributore di benzina, che sottolineo, non era della SHELL, ma dell'Esso..

..ed è per questo che vi dico di non fidarvi di quell uomo!!

Allo Shell del Curvone

Storie di due ragazzi ventunenni a Torino..
Storie, insomma, di due dementi tutti imbacuccati con sciarpe e giacche fermi nella penombra della sera in un benzinaio con davanti le macchine che, indifferenti, ci passano accanto senza nemmeno notarci: beh, lo scopo doveva essere quello! stare tranquilli, o meglio: trovare un posto tranquillo per quei cinque minuti di pueblo.. in nostra compagnia c'era il crotonese Rino il quale, rimasto in macchina, ci allietava con le sue melodie e i suoi canti di ferrovie e utopie..
Però faceva troppo freddo.. sarà anche per questo che la gara l'ho persa.. ma è raro ultimamente: siamo bravi uguali in condizioni normali, ma quel vento gelido che ci sferzava il volto ci teneva davvero in pugno, come quello alzato mentre tornavamo in macchina ascoltando La Zappa, il Tridente e il Martello..

e stasera vi lascio così, augurandovi al solito una buona notte, fredda ma buona, a tutti voi.
enri - mu -